Apparire un po’ più giovani dell’età anagrafica non è solo un vezzo.
Chi svolge una professione a stretto contatto con il pubblico, o che comunque fa della propria immagine il proprio biglietto da visita, ha spesso l’esigenza di curare la propria pelle con dei trattamenti specifici di medicina estetica.
A voler cancellare i segni del tempo sono sempre più spesso anche gli uomini, che ricorrono a trattamenti d’urto per rimediare alle prime rughe.
La medicina estetica ha trovato nell’acido ialuronico una potente arma per contrastare l’invecchiamento cutaneo, e la cosmesi se ne serve sempre più spesso nel creare specifici prodotti per la skincare antiage.
Sono infatti disponibili nella grande distribuzione intere linee di prodotti a base di acido ialuronico, dai detergenti, alle creme, alle maschere specifici per la pelle dell’uomo.
Ma quando questo non basta, è possibile ricorrere a specifici trattamenti d’urto.
Il trattamento più diffuso è il Filler all’acido Ialuronico, ecco perché:
- l’acido ialuronico è uno dei principali componenti della pelle dell’uomo, ne costituisce una parte essenziale conferendo tono e resistenza alla pelle, quindi tonicità. Non essendo un prodotto di sintesi chimica è un componente sicuro
- l’acido ialuronico è idrosolubile, questo significa che riesce ad apportare la giusta idratazione al viso, mantenendolo elastico.
- l’acido ialuronico viene lentamente riassorbito dall’organismo. Questo fa in modo che il filler non sia definitivo, e se il risultato del trattamento non fosse pienamente soddisfacente sarà possibile correggere il tiro nelle seguenti sedute.
Essendo dei trattamenti di medicina estetica è necessario comunque sottoporsi ad una visita preliminare con il medico estetico, che sarà in grado di dare i giusti consigli su se e come sottoporsi alle sedute di filler all’acido ialuronico.
Inoltre, è indispensabile affidarsi a centri di provata esperienza che sappiano consigliare la tipologia di filler più adatta al proprio viso. L’iniezione dev’essere svolta da un operatore esperto anche perché si tratta di una pratica molto giovane, i cui sviluppi e le cui reazioni avverse sono in parte sconosciuti.
